GIUSEPPE BRAVI nasce a Milano nel 1940 e vi rimane sino al 1940, anno in cui si trasferisce a Gardone Riviera con la famiglia, dove rimane per circa dieci anni.
Sul Garda si manifestano e concretizzano le sue attitudini nel campo della pittura, trascorrendo parte di questo tempo nello studio di un pittore figurativo.
Questa esperienza gli conferisce una buona manualità e familiarità con le varie tecniche, oltre ai contatti con varie forme di espressione. L'arte, per Bravi, era già di casa: il padre era un collezionista d'arte ed amico di noti pittori dell'area milanese del '900.
Dopo studi nel campo economico-commerciale, dal 1964 la pittura diventa parte essenziale del suo quotidiano. Sceglie un'attività slegata dall'arte per potersi mantenere ed essere libero da qualsiasi pressione o vincolo.
Nel 1967 Bravi rompe con la forma e si stacca dal figurativo: la molla è Kandinskij, ma è il mondo di Paul Klee che lo incuriosisce.
Si interessa all'incisione ed è attivo in altri campi quali la ceramica Raku e la scultura lignea. Conduce da allora ricerche su tecniche e materiali nuovi che va via via trasferendo nelle sue opere.
Nel 1978 Bravi viene contattato da una gallerista svizzera, realizzando, da allora, numerose mostre personali ad Aigle per prima, poi a Ginevra, Neuchâtel, Zurigo, Losanna,
oltre a varie presenze alla Fiera Internazionale ART' di Basilea.
In contemporanea, altre esposizioni individuali o collettive sono allestite in Italia, Au-
stria, Giappone, Libano e Kuwait.
Con il gruppo "Esprit de Finesse" espone le sue opere dal 1987 al 1940
L'attività creativa ed espositiva continua sino al 2014 quando si interrompe per seguire la moglie gravemente malata che lo lascerà nel
Dicembre del 2017.
Dal 2018 Bravi riprende a lavorare ad una serie di piccole sculture lignee, inizialmente dipinte a forti cromatismi, quasi a rimarcare un nuovo inizio, per poi tornare alla pittura.
Con questo materiale nel 2019 viene organizzata una personale allo Show Room LIFE
di Mantova.
Nel 2020, da un'idea del critico d'arte bresciano Mauro Corradini, prende corpo una significativa esposizione con gli amici Riccardo Pezzoli ed Osvaldo Vezzoli, che comprende una selezione di opere dal 1970 al 2020 nella prestigiosa sede del MO.CA di
Brescia.
"Guardandomi indietro mi accorgo di quanti tasti della mia vita pittorica io abbia toccato, cercando di conoscerne tutte le possibilità, senza fermarmi alla prima
capace di darmi conferme.
Raggiungere qualcosa di valido e utilizzarlo poi, facendone varianti su varianti, magari per una vita intera, non mi ha mai interessato.
Generalmente lavoro per temi che si approfondiscono col tempo ma che, grazie ad una ricerca di nuove tecniche e materiali,
portano a nuovi risultati.
L'importante è che l'appagamento davanti al pezzo finito sia sempre come la prima volta, evitandomi così la noia della routine.
Basilare è che la creatività diventi la materializzazione di un pensiero che si traduce in forme, segni, colori, suoni, parole e quant'altro riesca a suscitare emozioni, soprattutto nel caso della pittura, a prescindere dal fatto che si tratti di un'opera verista, astratta o concettuale." - Maggio, 2020

Biographical Notes


Born in Milan in 1940, Giuseppe Bravi lived there until 1949, when his family moved to Gar-done Riviera. There they stayed for about ten ye-ars, then he had the chance to realize his painting aptitudes, by spending some time in the studio of a figurative painter.
This experience gave him the opportunity to come into contact with several means of expression, so he got quite skilful and well acquainted with various techniques. He was already familiar with Painting, actually, for his father was an art collector and a friend of some famous painters around Milan in the twentieth century.
Being educated in business economics, he chose a job having nothing to do with art for a living, in order to keep free from any kind of pressure or obligation.
Since 1964, Painting has become an elemental part of his everyday life.

 





In 1967, Bravi stopped following formal rules and Figurative Art: that was because of Kandinskij, although he was more fascinated by Paul Klee's world. He took interest in engraving and other domains such as Raku pottery and wood carving.
Since then, he has experimented with new materials and new techniques, thus exploiting them step by step in his works.
In 1978, Bravi was asked by a Swiss woman, manager of an art gallery, to exhibit in Aigle. After that, he arranged a lot of other solo exhibitions in Geneva, Neuchâtel, Zurich, Lausanne, while often taking part in the Art Basel International Fair. In the meantime, he managed to exhibit on his own or with other people also in Italy, Austria, Japan, Lebanon and Kuwait. From
1987 till 1999, he exhibited with a group called
"Esprit de Finesse"